Commercio mondiale frutta e verdura: previsto +8,4% in valore
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Thursday 01 July 2021
FJ
La FAO pubblica due volte l'anno il rapporto Food Outlook, che fornisce una valutazione dettagliata delle tendenze della domanda e dell'offerta di mercato per i principali prodotti alimentari del mondo
Malgrado l'interruzione delle catene di approvvigionamento globale a causa della pandemia, il commercio di prodotti agricoli è andato crescendo e si prevede che raggiungerà un livello record nel 2021. La FAO prevede un aumento di valore del 12% per tutti i prodotti agricoli e dell'8,4% per la frutta e verdura.
Nel suo recente rapporto "Food Outlook/Global Market Analysis", la FAO (Food and Agriculture Organization of the United Nations) stima che il commercio di prodotti agricoli, nonostante la pandemia, sia aumentato nel 2020 e dovrebbe raggiungere un livello record nel 2021.
Il rapporto prevede che il commercio agricolo nel 2021 arriverà a 1,715 trilioni di dollari, con una crescita di circa 185 miliardi di dollari (+12% rispetto al 2020). L'importo previsto costituirebbe un nuovo record per il commercio agricolo mondiale.
Tutte le categorie di prodotti alimentari dovrebbero progredire in valore nel 2021, in particolare i cereali (+38 miliardi di dollari), gli oli (+33 miliardi di dollari), i semi oleosi (+32 miliardi di dollari) e la frutta e verdura (+24 miliardi di dollari).
In base al rapporto, il commercio mondiale nel 2021 dovrebbe raggiungere 248 miliardi di dollari per la categoria "cereali" e 177 miliardi di dollari per la categoria "carne". Ma la previsione più elevata è per la categoria "frutta e verdura", che dovrebbe arrivare a 321 miliardi di dollari, con un aumento dell'8,4% rispetto ai 297 miliardi di dollari del 2020.
Secondo il rapporto, i 321 miliardi di dollari previsti per il 2021 dovrebbero essere suddivisi tra 225 miliardi di dollari per i paesi sviluppati e 96 miliardi di dollari per i paesi in via di sviluppo.
Per consultare il rapporto completo (188 pagine): http://www.fao.org/3/cb4479en/cb4479en.pdf
Fonte: fao.org