Coltivatori mango regione Ancash prevedono export a 18 paesi
VU
In Ancash — regione del nord del Perù — le superfici coltivate a mango sono aumentate di un +227% in un paio d'anni. I produttori hanno lottato efficacemente contro la mosca della frutta, e le esportazioni rappresentano un'opportunità di crescita per il comparto.
Nella regione di Ancash, i produttori agricoli a conduzione familiare delle zone di Casma, Huarmey e Santa — rappresentati dai Comités de Sanidad Agraria (COSAGRA) e dal Servicio Nacional de Sanidad Agraria (SENASA) — hanno dato ufficialmente il via alla campagna di esportazione del mango 2021, prevedendo di esportarne più di 30.000 tonnellate verso 18 destinazioni internazionali.
Prima dell'inizio della campagna, il SENASA e i COSAGRA di ogni settore hanno determinato un sistema di coordinamento per certificare le aree di coltivazione ed evitare assembramenti nei centri di trattamento. Cesar de la Cruz, direttore generale fitosanitario del SENASA, ha sottolineato l'importanza di articolare gli sforzi per sradicare la mosca della frutta. L'agenzia sanitaria ha inoltre dichiarato di aver avviato la certificazione di due impianti di imballaggio, sei impianti di trattamento idrotermico e otto impianti di trattamento primario.
Nella regione, dal 2012, il SENASA — in coordinamento con i COSAGRA — sta lavorando per sradicare la mosca della frutta a beneficio dei produttori agricoli. Questo tipo di organizzazione è un esempio da seguire per arrivare all'eradicazione del parassita, secondo gli operatori del settore.
Nella stagione 2019-2020, si erano esportate complessivamente 26.732 tonnellate di mango proveniente da 3.463 siti di produzione, destinate principalmente ai paesi europei e asiatici.
Fonte: agraria, gob pe