Settore frutta a nocciolo riuscito ad adattare potenziale produzione a domanda consumatori
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In Spagna, il Ministero dell'Agricoltura ha realizzato uno studio sulla produzione del comparto frutta a nocciolo che mostra come i coltivatori di albicocche, pesche e nettarine abbiano adattato il loro potenziale produttivo alla domanda dei consumatori.
Sul suo sito, il Ministerio de Agricultura, Pesca y Alimentació (MAPA) ha pubblicato uno studio che analizza la realtà produttiva del settore frutta a nocciolo in Spagna nel 2020. Il comparto è riuscito ad adattare l'offerta alla domanda di prodotti e varietà, rispondendo ai gusti e alle tendenze dei consumatori dell'Unione Europea, ai quali è destinato il 50% della produzione nazionale di ciliegie, albicocche, pesche, nettarine e prugne.
Ciliegie. +9% delle superfici piantate, pari ora a 23.006 ettari. Le piantagioni con meno di cinque anni rappresentano il 18% del totale, ragion per cui si può prevedere un importante potenziale produttivo per il futuro.
Albicocche. -1% della superficie complessiva a causa della scomparsa delle aree di produzione delle varietà gialle tradizionali, mentre quelle arancioni ora vengono coltivate su più terreni che rappresentano attualmente il 58% della superficie totale.
Pesche. Le superfici coltivate a pesche precoci sono calate a causa delle nuove piantagioni di varietà di pesche gialle tardive e di mezza stagione. In questo modo, le pesche a buccia gialla e a polpa gialla costituiscono già il 45% della superficie complessiva piantata, con un aumento del 5% nell'ultimo anno. Le piantagioni inferiori a cinque anni rappresentano il 18% della superficie totale delle pesche piatte "paraguayo".
Nettarine. Lo studio mostra una tendenza verso varietà gialle precoci e tardive, con conseguente riduzione del raccolto di mezza stagione (-16% in un anno). Le piantagioni che hanno meno di cinque anni costituiscono il 38% del totale delle nettarine piatte "platerina".
Prugne. Dopo anni di crescita a un tasso medio annuo del 7% nell'ultimo quinquennio, la produzione di prugne ha registrato una diminuzione delle superfici del 12% in un anno.
Per la stagione 2021, è partita la vendita dei primi lotti di frutta a nocciolo nelle regioni di Murcia e Andalusia, e le prospettive sono buone, secondo il MAPA.
Per la minore offerta disponibile (16% in meno della media), dovuta al calo delle superfici e alle condizioni climatiche sfavorevoli in primavera ed estate, le famiglie spagnole non hanno potuto consumare più frutta a nocciolo nel 2020. Tuttavia, relativamente al commercio estero, le esportazioni di frutta a nocciolo sono arrivate a un valore record di 1.164 milioni di euro, malgrado il volume inferiore.
Fonte: mapa.gob.es, sevilla.abc.esf
Foto: elcomercioagrario.com