Le forniture di patate cubane si riducono, i prezzi salgono alle stelle
Un tempo prodotto di base che simboleggiava la sicurezza alimentare, la patata rappresenta oggi la scarsità e il disordine istituzionale del settore agricolo cubano.
Nonostante le condizioni agricole favorevoli, il raccolto di patate 2024-2025 a Villa Clara, Cuba, è crollato, evidenziando problemi sistemici nella gestione agricola del Paese. Gli agricoltori hanno riferito di aver ottenuto una resa di 11 tonnellate per ettaro, notevolmente inferiore alle 22,5 previste, a causa di ritardi nella consegna delle sementi, di una preparazione inadeguata del terreno e di una carenza di carburante che ha influito sull'irrigazione. I giornalisti locali descrivono la situazione come un "collasso produttivo", notando che i consumatori hanno ricevuto solo due o quattro chili di patate dopo un'attesa di un anno.
Ad aggravare la crisi, il governo ha fissato il prezzo ufficiale a 11 pesos (circa 0,46 dollari) per libbra, che non è riuscito a coprire i costi di produzione. Al contrario, il mercato informale ha visto i prezzi salire tra i 150 e i 200 pesos (6,25-8,33 dollari) per libbra. I rapporti indicano che alcuni produttori hanno venduto i semi privatamente invece di piantarli e che le forniture essenziali destinate alla coltivazione sono apparse sul mercato nero.
Problemi simili sono stati segnalati in altre province, tra cui Guantánamo e Ciego de Ávila, dove persistono ritardi e basse produzioni. A Santiago de Cuba, le vendite sono state razionate a tre libbre per persona, sottolineando la gravità della crisi alimentare. Nel frattempo, il governo ha iniziato a vendere patate nazionali nei negozi di dollari a 8,85 dollari al sacco, prezzi inaccessibili per la maggior parte dei cubani.
fonte: cibercuba.com
foto: goepicurista.com