Minaccia a produzione kiwi in Italia
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Confagricoltura chiede iniziative congiunte e sinergiche tra Stato e regioni interessate e, sul fronte della ricerca, tra i primari istituti scientifici del paese.
La produzione italiana di kiwi è minacciata da un nemico invisibile e difficile da combattere. Da diversi anni, la cosidetta "morìa del kiwi" colpisce le radici della pianta per ragioni sconosciute. Questa malattia si sta diffondendo e colpisce il cuore della principale zona di produzione, l'Agro Pontino, estesa per quasi 10 000 ettarii.
Secondo Confagricoltura, la malattia nel veronese ha colpito 1.800 ettari dei 2.500 dedicati a questa coltura. In Friuli Venezia Giuliale, dove la superficie coltivata nel 2020 è poco più di 500 ettari, la malattia interesserebbe circa il 10% dei terreni. Colpite anche le colture in Lombardia, nel mantovano, e marginalmente in Emilia Romagna e Calabria. Nel Lazio i primi casi sono stati scoperti tre anni fa, ma oggi si osserva un'impennata della malattia nell'Agro Pontino che si stima colpisca quasi 2.000 ettari, ovvero il 20% delle piantagioni.
La crescente diffusione della malattia avrà un impatto significativo sulla produzione nazionale, ha sottolineato Confagricoltura.
Sull'origine della malattia e sulle possibili cause, sono state avanzate varie ipotesi. Tuttavia, i risultati ottenuti finora non consentono di individuare un fattore determinante che causi il deterioramento delle piante; al contrario, sembrano contribuirvi tutta una serie di cause, probabilmente accentuate dagli effetti del cambiamento climatico.
Confagricoltura chiede iniziative raccordate e sinergiche tra lo Stato e tutte le regioni interessate e, sul fronte ricerca, tra i primari istituti scientifici italiani.
Fonte: confagricoltura.it