Singapore: crescente domanda di cibi bio apre prospettive per esportatori peruviani
Singapore
Monday 19 April 2021
Un esportatore malese ritiene che i consumatori di Singapore andranno via via richiedendo sempre più prodotti biologici
Con poca terra per l'agricoltura (solo il 3% del territorio), Singapore importa quasi tutti i prodotti alimentari. I prodotti biologici costituiscono ancora un mercato di nicchia, ma alla luce dei cambiamenti osservati e della crescente richiesta (+10%), il mercato di Singapore è potenzialmente interessante per gli esportatori peruviani.
La città-stato di Singapore ha 4,5 milioni di abitanti, una superficie di 701 kmq e solo meno di 2.150 ettari dedicati all'agricoltura. Singapore importa la maggior parte dei prodotti alimentari sia dalla regione, sia da Europa/Nord America.
Negli ultimi dieci anni, secondo Erick Aponte, consigliere commerciale di PromPeru a Hong Kong, si sono verificati cambiamenti nei consumi. Alcuni abitanti di Singapore hanno iniziato a modificare le abitudini alimentari verso prodotti più salutari, mentre molti expat hanno mantenuto uno stile di consumo verso prodotti sani. A questi due gruppi, si sono venute ad aggiungere le giovani famiglie che comprano prodotti biologici per i figli.
Di fronte a una domanda crescente del genere, a poco a poco si sono moltiplicati i negozi di alimenti biologici importati. Negli ultimi 4-5 anni, anche i supermercati — incluse le grandi insegne come NTUC FairPrice e Cold Storage — offrono prodotti bio.
A Singapore, c'è sempre più richiesta, con una progressione di più del 10% all'anno dal 2010, a giudizio di Zenxin Organic Food, un produttore malese di prodotti biologici freschi. Anche se il biologico è ancora un mercato di nicchia a Singapore, la situazione è destinata a cambiare nel prossimo futuro: più persone adotteranno uno stile di vita più sano e cercheranno prodotti migliori per la salute, privi di sostanze chimiche e pesticidi.
Fonte: agraria.pe
Foto: timeout.com