Grande opportunità per esportatori peruviani paprika

Il Comitato Capsicum dell'Associazione Esportatori Peruviani (ADEX) propone di inserire in agenda una strategia per promuovere la paprika in diverse destinazioni, nel tentativo di occupare lo spazio lasciato dalla Cina, alle prese con problemi di pesticidi nei suoi prodotti.

 

Per gli esportatori peruviani di paprika — che cercano di penetrare in nuovi mercati mondiali — si sta aprendo una buona prospettiva. Scaturita dai problemi di residui e contaminanti (soprattutto pesticidi) di cui soffre la Cina, principale fornitore mondiale di questa specie.

 

Il Comitato Capsicum dell'Associazione Esportatori Peruviani (ADEX) propone di introdurre in agenda una strategia di promozione della paprika, per informare meglio sui benefici del prodotto in diversi paesi di destinazione, cercando così di trarre vantaggio dalla situazione in Cina. Inoltre, si prevede di riattivare il Piano di Sviluppo Sostenibile del Capsico, guidato dal Ministero dello Sviluppo Agrario e dell'Irrigazione (Midagri), per portare avanti la promozione degli alimenti di questa categoria.

 

La promozione sarebbe il mezzo principale per far progredire le proiezioni di crescita che il settore del capsicum ha finora per il 2021. In base alle tendenze di sviluppo del settore negli ultimi anni, il Comitato stima che le esportazioni varieranno dello 0,71% in valore e di un -2% in volume entro la fine del 2021.

 

Tuttavia, il Comitato confida in una variazione positiva e ribadisce l'importanza di sostenere gli esportatori promuovendo il capsicum peruviano in diverse nazioni.

 

In termini di valore, i prodotti di esportazione più importanti della categoria sono la paprika, il peperone, il peperone piquillo e il peperoncino jalapeño, spediti principalmente in scatola ed essiccati. Entro fine 2021, si stima che le esportazioni di paprika aumenteranno del 13%, di jalapeño del 10% e di peperoni del 38%.

 

Foto: agraria.pe