Scoperta italiana per combattere mosca mediterranea, evitando pesticidi
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Nuovo passo avanti nella ricerca con la scoperta italiana che promette di controllare le popolazioni della mosca mediterranea, uno dei parassiti più aggressivi per gli alberi da frutto.
Pubblicata sulla rivista Science, la ricerca si deve al gruppo internazionale coordinato dal genetista Giuseppe Saccone, dell'Università Federico II di Napoli. I ricercatori sono riusciti a identificare il gene che decide il sesso maschile nella mosca mediterranea, Ceratitis capitata, ottenendo maschi sterili, incapaci di fecondare le femmine e quindi senza alcun pericolo per i frutti.
Il gene scoperto ha anche la capacità di invertire il sesso degli insetti, Sono stati condotti due esperimenti. Nel primo, grazie alla tecnica del taglia-incolla del Dna, la Crispr, è stato silenziato il gene MoY negli embrioni maschi di mosche e questo ne ha provocato la trasformazione in femmine. In un secondo esperimento, un frammento di Dna contenente il gene è stato iniettato negli embrioni femmine, trasformandoli in maschi.
Questa tecnica sarebbe un'alternativa ai pesticidi. Le mosche possono essere allevate, i maschi separati e sterilizzati e poi introdotti nelle coltivazioni per ottenere una riduzione locale del potenziale riproduttivo della specie.
Secondo i ricercatori, questa tecnica di controllo della mosca mediterranea potrebbe essere estesa ad altre specie dannose della stessa famiglia, come la mosca dell'olivo e la mosca orientale.
Fonte: ansa it, sciencemag org