UE: sempre più frutta e verdura bio importata
Belgium
Tuesday 29 June 2021
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Nel 2020, il volume dei prodotti biologici importati dalla UE è cresciuto di un +9% per frutta tropicale, frutta secca e spezie; +31% per agrumi; +7% per altra frutta e +0,7% per ortaggi (foto: ingrebio.fr)
Il mercato europeo dei prodotti alimentari biologici continua a crescere. Ma — secondo uno studio recente — le importazioni di prodotti agroalimentari biologici nel 2020 sono leggermente calate in volume, a eccezione della frutta e verdura.
In base allo studio "EU imports of organic agri-food products - Key developments in 2020" pubblicato dalla Commissione europea, nel 2020 l'Unione europea ha importato 2,79 milioni di tonnellate di prodotti agroalimentari biologici. Si tratta di una diminuzione dell'1,9% rispetto ai 2,85 milioni di tonnellate importate nel 2019. Le materie prime (cereali, semi oleosi, oli, zucchero, riso, latte, caffè, ...) rappresentano il 48% delle importazioni biologiche del 2020 in volume, ma la loro quota costituisce solo il 29% in valore.
Frutta e verdura sono il gruppo più consistente delle categorie di prodotti biologici importati, con 1,29 milioni di tonnellate importate nel 2020, pari al 46% del totale delle importazioni di prodotti organici.
La quota maggiore è costituita da frutta tropicale, noci e spezie (il 65% della frutta e verdura bio), in particolare con le banane (81% della frutta tropicale). Nel 2020, le importazioni di frutta tropicale, noci e spezie sono aumentate in volume di un +9%, quelle di agrumi di un +31%, quelle di altra frutta biologica di un +7%. Solo le importazioni di succhi di frutta biologici sono variate di un -11%, mentre quelle di verdura sono salite leggermente (+0,7%).
I primi dieci partner commerciali della UE per i prodotti biologici sono Ecuador (11,6% del volume totale), Repubblica Dominicana (9%), Cina (8,1%), Ucraina (7,8%), Perù (7,2%), India (6,2%), Turchia (5,6%), Colombia (3,8%), Brasile (2,4%) e Messico (2,4%).
I prodotti biologici entrano nell'Unione europea principalmente attraverso i Paesi Bassi, che ricevono il 31% del volume di importazione. Seguono Germania (18%), Belgio (11%) e Francia (10%).
Per consultare il report completo (21 pagine): https://ec.europa.eu/agri-market-brief-18-organic-imports_en.pdf
Fonte: ec.europa.eu