Esportazioni greche in calo per conflitto Ucraina e prezzi carburante
Greece
Tuesday 22 March 2022
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Solo i kiwi hanno registrato performance positive con un +10,7%. Arance, mandarini, limoni, mele, pomodori e fragole hanno mostrato variazioni negative (foto: greekfoodnews.com)
In Grecia, l'export ortofrutticolo è sceso tra un -6,5% e il -39,1% a seconda del prodotto. Tutto ciò è dovuto al conflitto in Ucraina, alle sanzioni occidentali e all'aumento dei prezzi del carburante che hanno costretto i consumatori a limitare la richiesta di frutta e verdura.
Secondo Incofruit Hellas, l'associazione esportatori frutta, verdura e succhi, nel periodo dal 1° ottobre 2021 a venerdì 18 marzo, i dati mostrano che la Grecia ha esportato 210.268 tonnellate di arance, registrando un -16,5% rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente. Quanto agli altri prodotti, le esportazioni di mandarini sono scese del 10,5%, quelle di limoni del 39,1% e di mele del 27,6%. Solo i kiwi hanno registrato una performance positiva con un +10,7%.
Per i pomodori e le fragole, la cui stagione è iniziata il 1° gennaio, le variazioni toccano rispettivamente un -19,4% e -22,3% secondo i dati disponibili sulle esportazioni
A questi cali hanno contribuito diversi fattori. Il conflitto in Ucraina ha bloccato le spedizioni greche verso il mercato russo e le sanzioni occidentali contro la Russia hanno costretto a trasferire le esportazioni verso altri mercati. Anche i paesi al di fuori della UE che tradizionalmente commerciavano con la Russia e l'Ucraina devono reindirizzare le loro esportazioni. A detta dei professionisti greci, nella UE è aumentata sensibilmente l'offerta di questi frutti da paesi in cui la produzione è più economica di quella europea.
Inoltre, l'aumento dei costi dell'energia e del carburante sta portando a una flessione di circa il 10% del consumo di prodotti freschi in Europa, dove i consumatori sembrano spostare la spesa su altri alimenti piuttosto che sulla frutta e verdura fresca.
Fonte: ekathimerini.com