Agricoltori cercano di proteggere avocado locale da concorrenza straniera

In Spagna, la superficie coltivata ad avocado nella regione della Comunità Valenciana l'anno scorso è aumentata del 33,6% e ora ammonta a più di 2.800 ettari, con una produzione annua di circa 4.000 tonnellate. 

 

I professionisti temono che il cosiddetto "oro verde" diventi presto un altro frutto destinato a perdere la sua redditività, come nel caso del caco. Infatti, malgrado la quantità del raccolto spagnolo, le grandi catene di distribuzione continuano a importare avocado Hass dal Sud America (da cui proviene) invece di raccogliere avocado Lamb Hass, la varietà coltivata nel 70% dei campi della Comunità Valenciana. 

 

A questo punto della stagione del Lamb Hass, che è alla fine della fase di raccolta, ci sono ancora campi non raccolti per l'abbondanza di offerta estera. Non è solo il caso degli avocado, ma anche di altri prodotti ortofrutticoli della regione, come gli agrumi, secondo l'Associazione degli agricoltori di Valencia (AVA).

 

Un'altra minaccia per il comparto è l'andamento negativo dei prezzi della frutta. Mentre finora il frutto veniva venduto a più di 3 euro al chilo, in questa stagione il prezzo è già sotto i 2 euro. 

 

L'avocado spagnolo ha una quota di mercato molto bassa in Europa (10-15%), dove le importazioni dal Sud America costituiscono la maggioranza, e mantenere questa quota di mercato evitando che il prezzo scenda ulteriormente "sarebbe già un risultato", secondo AVA-Asaja, un'organizzazione che difende gli interessi degli agricoltori di Valencia.

 

Per proteggere la produzione di avocado nella zona, AVA e l'Associazione dei Produttori di Avocado (ASOPROA) chiedono l'unione dell'intero settore in una nuova associazione interprofessionale per l'avocado a livello nazionale. 

 

L'obiettivo è sviluppare una strategia che permetta di differenziare l'avocado spagnolo dalla concorrenza straniera, informando i consumatori non solo dei suoi benefici per la salute e della sua qualità, ma anche della sua impronta di carbonio molto più bassa rispetto all'avocado importato.

 

Fonte: larazon.es