Export mango: calo 34,7% ma prevista ripresa per stagione restante
VU
Il previsto calo della produzione ha portato a una flessione delle esportazioni, ma le recenti piogge inducono a ritenere che i volumi delle spedizioni siano destinati a riprendersi per il resto della stagione.
Juan Carlos Rivera Ortega, Direttore dell'Asociación Peruana de Productores y Exportadores de Mango (APEM), ha dichiarato che dal 12 ottobre al 29 novembre di quest'anno si sono esportate 4.900 tonnellate di mango fresco, il 34,7% in meno rispetto alle 7.500 tonnellate esportate nello stesso periodo della stagione 2019/20.
Questa situazione riflette le previsioni di produttività per la stagione. Si sapeva in anticipo che la produzione sarebbe scesa rispetto alla campagna precedente, nella quale si erano raggiunti volumi record. Inoltre, l'entità del calo è stata aggravata dalla mancanza di precipitazioni.
Per fortuna sono appena arrivate le piogge. Secondo Juan Carlos Rivera Ortega, con l'inizio delle precipitazioni, i livelli di stoccaggio dell'acqua nei bacini idrici saliranno, rendendo di nuovo possibile l'irrigazione. Irrigazione che incide direttamente sulla crescita dei manghi e sulla loro capacità di raggiungere le dimensioni adeguate per il mercato internazionale.
In questo modo si riattiveranno le esportazioni e si compenseranno le perdite subite a inizio stagione. All'inizio della campagna 2020/21, le stime delle esportazioni erano di 200.000 tonnellate. Questo volume resta attuale secondo APEM. L'associazione ritiene infatti che la richiesta resterà invariata a causa della crisi sanitaria che impone alle persone di rimanere a casa, comportando un maggior numero di pasti a domicilio e una maggiore preoccupazione per il consumo di prodotti salutari.