Nuovo obiettivo Argentina: diversificare destinazioni di export
VU
Le esportazioni argentine stanno registrando cali di volume verso alcune destinazioni. Un gruppo di produttori di frutta del Río Negro e di Neuquén è alla ricerca di altri mercati internazionali meno esigenti rispetto a quelli di Brasile e Cina.
José Esparza, il supervisore dei programmi di esportazione di frutta fresca presso il Centro regionale della Patagonia settentrionale di Senasa, ha affermato che "si tratta di produttori che aderiscono ad altri piani di lavoro e inviano frutta ad altri mercati", sottolineando le severe condizioni sanitarie difficili da rispettare "per esempio, il solo fatto di avere la peste di Carpocapsa è un ostacolo all'esportazione in Cina".
Nell'ultimo rapporto statistico mensile si legge che nel 2020, tra Río Negro e Neuquén, hanno prodotto 566.671 tonnellate di pere, 299.767 delle quali (52,9%) esportate. Le principali destinazioni delle esportazioni di pere sono state Russia (82.661 tonnellate), Brasile (82.135), Stati Uniti (38.294) e Italia (25.207). Solo 6 dei 21 mercati internazionali che acquistano queste pere hanno registrato una dinamica negativa l'anno scorso: Germania, Stati Uniti, Paraguay, Cina, Indonesia e Algeria.
Per quanto riguarda le mele, risulta che l'anno passato se ne sono prodotte 486.679 tonnellate, di cui 84 028 (17,3%) esportate (25.364 in Brasile, 10.447 in Russia e 10.228 in Bolivia). In questo caso, 10 destinazioni su 21 hanno registrato una dinamica di esportazione negativa e il resto una variazione positiva: Brasile, Ecuador, Francia, Spagna, Spagna, Bolivia, Libia e Paraguay.
Da agosto, il lavoro di ispezione è stato eseguito rispettando gli obiettivi di prevenzione sanitaria previsti per la lotta contro il COVID-19. Senasa ha indicato che — per i centri di imballaggio e i siti di stoccaggio che assegneranno la frutta fresca al mercato interno e all'esportazione — è ora possibile registrarsi. La registrazione è obbligatoria e quest'anno include un'ispezione e la presentazione della relativa documentazione "durante il processo di confezionamento". Senasa ha avviato un registro di commercio per i produttori che confezionano sul campo. Il registro ufficiale garantirà la possibilità di vendere la produzione dei piccoli coltivatori che non dispongono di una stazione di confezionamento.
Fonte: on24
Foto: infocampo