Previsioni positive per produzione mondiale mele 2023/24
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Friday 05 January 2024
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Nella campagna 2023/24 (luglio-giugno) la produzione mondiale di mele dovrebbe arrivare a 83,1 milioni di tonnellate, 175.000 in più rispetto alla stagione precedente (foto: usapple.org)
In base a un recente report FAS (Foreign Agriculture Service) del Dipartimento dell’Agricoltura degli Stati Uniti, nella campagna 2023/24 (luglio-giugno) la produzione mondiale di mele dovrebbe arrivare a 83,1 milioni di tonnellate, 175.000 in più rispetto alla stagione precedente, grazie alle crescite di Cina, Sud Africa e Stati Uniti che superano le perdite di Unione Europea e Turchia.
Le esportazioni globali dovrebbero attestarsi a 6,1 milioni di tonnellate (+632.000 rispetto al 2022/23) principalmente a causa dell'aumento delle spedizioni da Stati Uniti, Iran e Cina.
Cina: la produzione dovrebbe raggiungere quota 45 milioni di tonnellate, (+500.000 rispetto alla campagna precedente), mentre l'export è previsto a 845.000 tonnellate (+71.000). Le importazioni dovrebbero essere pari a 80.000 tonnellate (-15.000) per via del calo delle spedizioni dalla Nuova Zelanda a seguito dei danni causati dal ciclone Gabrielle.
Unione Europea: la produzione dovrebbe arrivare a 12,2 milioni di tonnellate, (-475.000 VS 2022/23) per le condizioni meteorologiche sfavorevoli, in particolare in Polonia, la principale nazione produttrice della UE. Malgrado ciò, la qualità complessiva è buona, con Francia e Spagna che mostrano progressi. Si prevede che le esportazioni UE saliranno di 62.000 tonnellate su base annua fino a raggiungere 1,1 milioni, spinte da un’offerta export di qualità superiore e dall’incremento delle spedizioni verso l’India e i mercati sudamericani. Le importazioni dovrebbero rimanere quasi stabili a 250.000 tonnellate.
Turchia: si prevede che la produzione diminuirà per la prima volta dal 2014/15, scendendo di 118.000 tonnellate su base annua a 4,9 milioni, influenzata dalla scarsa umidità in fase di fioritura e dalle piogge insolite durante la maturazione dei frutti. Nonostante questo, il comparto continua a modernizzarsi e le piantagioni di varietà a resa più elevata sono in aumento. Con il calo degli approvvigionamenti, le esportazioni dovrebbero ridursi di 16.000 tonnellate su base annua, arrivando a 380.000 tonnellate.
Stati Uniti: la produzione dovrebbe aumentare di 56.000 tonnellate su base annua fino a raggiungere quota 4,4 milioni di tonnellate, grazie alle buone condizioni di crescita e alla ripresa della produzione nello stato di Washington. Si prevede che l'aumento degli approvvigionamenti stimolerà l'export che potrebbe arrivare a 820.000 tonnellate (+209.000), con un incremento delle spedizioni verso i principali mercati delle mele statunitensi, incluso il Messico, il principale. Le importazioni USA dovrebbero rimanere vicino ai livelli storici, salendo leggermente a 110.000 tonnellate per via del maggior numero di spedizioni da parte dei fornitori dell’emisfero australe.
India: la produzione dovrebbe rimanere stabile a 2,4 milioni di tonnellate grazie alle condizioni meteorologiche favorevoli e alle superfici invariate. Si prevede che le importazioni cresceranno di 50.000 tonnellate su base annua fino a raggiungere le 410.000 tonnellate, spinte dalla forte domanda dei consumatori e dall'aumento delle spedizioni da Unione Europea, Afghanistan e Turchia.
Sudafrica: si prevede che la produzione aumenterà di 80.000 tonnellate su base annua fino a 1,2 milioni di tonnellate, grazie alle buone condizioni di crescita e ai nuovi frutteti che entrano in piena produzione. La qualità dovrebbe risultare migliore rispetto al raccolto danneggiato dalla grandine dell'annata precedente e ci si aspetta che le esportazioni salgano di 55.000 tonnellate su base annua, fino a 650.000 tonnellate.
Cile: la produzione è prevista in leggera contrazione, a 907.000 tonnellate, per via del calo delle superfici. L'export dovrebbe scendere di 10.000 tonnellate, a 480.000, per la riduzione del volume totale prodotto.
Messico: la produzione dovrebbe restare stabile a 812.000 tonnellate, con l'entrata in produzione di nuovi frutteti in Chihuahua, il maggiore produttore del paese. Si prevede che le importazioni aumenteranno di 18.000 tonnellate su base annua fino a raggiungere le 250.000 tonnellate.
Nuova Zelanda: si prevede che la produzione aumenterà di 20.000 tonnellate su base annua, arrivando a 463.000. Produzione inferiore ai livelli precedenti, ma i frutteti si stanno riprendendo dal ciclone Gabrielle. L'export dovrebbe aumentare di 10.000 tonnellate su base annua, a 320.000.
Fonte: apps.fas.usda.gov