55 mln € costi aggiuntivi Brexit per settore fresco
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In base alle stime di Freshfel Europe, l'impatto della Brexit sul settore dei prodotti freschi comporta costi aggiuntivi di circa 55 milioni di euro. L'introduzione di nuove procedure nel corso dell'anno aggiungerà un ulteriore onere per gli operatori della Comunità europea.
Freshfel Europe sta monitorando da vicino l'impatto della Brexit sul settore del fresco. Grazie all'accordo per il commercio e la cooperazione tra UE e Regno Unito il comporto può procedere con gli scambi commerciali senza dazi o quote.
Tuttavia, il settore dei prodotti freschi sta già affrontando spese ulteriori dovute alla Brexit di circa 400 euro per camion, un costo cumulativo derivante da tariffe doganali addizionali e costi correlati, come gli onorari degli agenti doganali, oltre a costi supplementari di logistica & spedizione e burocrazia. Questo onere aggiuntivo varia anche a seconda del tipo di prodotto esportato, e le spedizioni miste sono quelle maggiormente colpite con spese fino a 500 euro per camion.
Complessivamente, l'incremento annuale totale degli oneri per le esportazioni di frutta e verdura fresca dalla UE al Regno Unito è stimato in 55 milioni di euro — costo che alla fine sarà sostenuto dai consumatori britannici. Ad aprile, la maggior parte della frutta e della verdura fresca della Comunità europea dovrà essere accompagnata da un certificato fitosanitario per entrare nel Regno Unito. A luglio si eseguiranno controlli fisici sia alla frontiera britannica che nei siti interni. L'introduzione di queste nuove procedure dovrebbe far salire ulteriormente i costi aggiuntivi per gli operatori comunitari.
I paesi UE27 esportano più di 3,2 milioni di tonnellate di frutta e verdura fresca nel Regno Unito ogni anno, pari al 40% della domanda interna britannica.
Fonte: freshfel.org