Tutto pronto per ingresso pesche e albicocche cilene su mercato cinese

Una delegazione dell’Amministrazione generale delle dogane cinesi (GACC) ha recentemente condotto ispezioni in Cile presso frutteti e impianti di imballaggio. Il check rientra nel processo di ispezione di routine imposto dalla Cina, finalizzato ad aprire la strada alle pesche e albicocche cilene per entrare sul mercato cinese. Le ispezioni garantiscono il rispetto dei protocolli bilaterali tra le due nazioni, segnando l'avvio delle esportazioni.

 

Nel 2022 la superficie di pescheti in Cile è arrivata a 1.851,2 ettari, la maggior parte dei quali concentrata nelle regioni di O'Higgins (53%) e Valparaíso (20%). In base ai dati del censimento della frutta di Odepa-Ciren, la coltivazione di albicocche occupa 528,3 ettari, situati principalmente a Valparaíso (39%) e nell'area metropolitana (32%).

 

Nello stesso anno, il Cile ha esportato 270.000 tonnellate di frutta a nocciolo (59% susine, 31% nettarine, 10% pesche e 0,38% albicocche). Le principali destinazioni sono state la Cina con 134.000 tonnellate di susine e nettarine (50%) e gli Stati Uniti con 52.000 tonnellate (19%).

 

Sul mercato cinese, Cile e Australia, principali paesi fornitori di frutta a nocciolo, rappresentano insieme oltre il 90% della quota di mercato della frutta a nocciolo importata. La quota del Cile dovrebbe quindi salire con l'autorizzazione all'ingresso delle pesche e delle albicocche.