Export mele Nuova Zelanda: stima rivista al ribasso
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In base alla nuova stima di New Zealand Apples and Pears Inc. (NZAPI) per il 2021, la mancanza di manodopera nei frutteti e nelle operazioni di post-raccolta determinerà un calo dei volumi di esportazione di un -14% rispetto al 2020.
A gennaio 2021, il comparto neozelandese prevedeva un raccolto interno di circa 558.672 tonnellate, il 5% in meno rispetto al 2020. Con esportazioni a 374.751 tonnellate (20,8 milioni di cartoni), il 7% in meno del 2020.
Ma non si arriverà a questi valori, a detta di Allan Pollard, CEO di NZAPI, che ora prospetta esportazioni di circa 347.718 tonnellate (19,3 milioni di cartoni). Quantità pari a un -14% rispetto al 2020, con una riduzione di 95-100 milioni di dollari neozelandesi (68-71 milioni di dollari) di proventi dall'export.
"La disponibilità di manodopera nei frutteti e nelle operazioni post-raccolta è ben al di sotto delle necessità, nonostante tutto quel che abbiamo fatto per attirare i neozelandesi verso il settore. Inoltre, la dimensione media dei frutti è più piccola di quanto ci aspettassimo".
Tra le varietà esportate, la Braeburn è la più colpita con un -44% di volume stimato rispetto al 2020. La Royal Gala dovrebbe registrare un -15% in volume rispetto al 2020; stessa riduzione per i volumi di Cripps Pink e -19% per quelli di Fuji. Al contrario, le varietà DazzleTM, EnvyTM, Honeycrisp e RockitTM continuano a mostrare una forte crescita con l'entrata in produzione di nuove piantagioni.
Anche se il calibro delle mele è inferiore al previsto, la qualità resta molto buona e i frutti hanno un bel colore, secondo l'NZAPI. Con una richiesta sempre forte sui mercati chiave, il settore è tuttavia preoccupato per le interruzioni sul calendario delle spedizioni internazionali e per la congestione dei porti.
Fonte: applesandpears.nz