Scoperta scientifica promettente per prolungare shelf life fragole
Canada
Friday 25 June 2021
VU
Un gruppo di scienziati in Canada ha sviluppato una pellicola di imballaggio bioattiva che ritarda l'insorgenza della muffa e può estendere la durata di conservazione delle fragole fino a 12 giorni
Non è ancora stato valutato il costo di questa nuova tecnologia, né è partito lo sviluppo industriale, ma un pool di scienziati canadesi ha scoperto che la sinergia fra tre elementi (chitosano, oli essenziali, nanoparticelle) inseriti in una pellicola da imballaggio ritarda la comparsa della muffa e può prolungare la durata di conservazione delle fragole fino a 12 giorni.
In Canada, la D.ssa Monique Lacroix, professoressa all'Institut National de la Recherche Scientifique (INRS), e il suo team hanno sviluppato una pellicola da imballaggio bioattiva in grado di prolungare la shelf life delle fragole fino a 12 giorni.
Questo film d'imballaggio bioattivo contiene tre elementi tra cui il chitosano, una sostanza proveniente dai gusci dei crostacei come i gamberi e le aragoste, già nota per inibire la crescita delle muffe. Gli altri elementi sono nanoparticelle d'argento, con comprovate proprietà antiossidanti, e oli essenziali, con proprietà antimicrobiche.
Secondo gli scienziati, questa pellicola da imballaggio è efficace contro vari tipi di agenti patogeni. Nei test, la pellicola si è dimostrata efficace contro l'Aspergillus niger, una muffa molto resistente che provoca perdite significative nella produzione di fragole, ma anche contro Listeria monocytogenes, Salmonella Typhimurium ed Escherichia coli, provenienti dalla contaminazione durante la manipolazione degli alimenti, che costituiscono una grossa preoccupazione per l'industria alimentare.
I test hanno mostrato che — a distanza di 12 giorni — per i lotti senza la pellicola bioattiva più della metà delle fragole (55%) non era più commestibile. Ma per i lotti con il film bioattivo le perdite erano solo del 38%.
Le perdite possono essere ridotte al 25% se l'uso del film bioattivo è abbinato a un processo di irradiazione. L'irradiazione è permessa solo su certi prodotti e in certi paesi, ma funziona a meraviglia, a giudizio della D.ssa Lacroix, che la ritiene una soluzione antispreco in grado di prevenire anche le intossicazioni alimentari..
Al momento, il costo di questa nuova tecnologia di film bioattivi non è stato valutato. "Sarei felicissima di lavorare con un industriale che fa pellicole da imballaggio", ha affermato la D.ssa Lacroix.
Fonte: eurekalert.org, lapresse.ca
Foto: news.in-24.com