Le previsioni di raccolta dei meloni saranno comunicate giovedì
L'imperdibile appuntamento per i prodotti freschi in Francia presenta buone prospettive per la prossima stagione frutticola estiva. Dal parco esposizioni di Perpignan e con la sponsorizzazione delle autorità regionali, Medfel 2024 parte bene con il 15% in più di espositori (205 aziende).
Gli espositori internazionali sono cresciuti del 25% e i visitatori provengono da 60 nazioni. Si attendono infatti quasi 5.000 delegati.
Il vasto e fitto programma di Medfel copre le questioni tecnologiche, economiche ed ecologiche senza precedenti che il settore deve affrontare: il cambiamento climatico è diventato la prima sfida, in particolare in Linguadoca-Rossiglione, dove la grave siccità rappresenta ancora una realtà. A oggi, si prevede che alcuni frutteti verranno nuovamente abbandonati nel 2024 a causa delle restrizioni idriche, poiché negli ultimi sei mesi nel Rossiglione sono caduti solo 100 mm di pioggia, due volte meno che nel sud della Catalogna. Tra gli altri argomenti del programma delle conferenze di Medfel 2024, nuovi sistemi di produzione più resilienti come la frutta secca, l’intelligenza artificiale, l’aumento degli alimenti a base vegetale e le sfide dell’agricoltura biologica.
Prevista raccolta stabile per le albicocche in Europa
Le prime stime di metà aprile per la raccolta europea di albicocche mostrano finora volumi simili al 2023, vale a dire quasi 524.000 tonnellate, corrispondenti a un aumento solo del 2% rispetto alla media 2018-2022. Naturalmente si osservano disparità tra i paesi: previsioni in crescita per la Spagna con 134.352 tonnellate (+46% rispetto al 2023), Italia stabile con 214.000 tonnellate (-4%); Grecia (87.500, - 6%) e soprattutto Francia (87.000 tonnellate, -23%) in calo. I livelli complessivi rimangono al di sotto della produzione europea 2017 o 2019, di circa 650.000 tonnellate. Non c’è dubbio che le albicocche siano tra le specie frutticole più colpite dai fattori climatici quali inverni caldi, ondate di caldo primaverile e gelate tardive. L’innovazione varietale contribuisce a ridurre questi impatti.