Campagna export ciliegie Argentina: risultati positivi
Argentina
Friday 04 June 2021
VU
L'Argentina è al secondo posto dopo il Cile tra gli esportatori dell'emisfero australe verso la Cina
In Argentina, nell'ultima stagione di esportazione delle ciliegie, gli operatori si sono trovati di fronte a tre grandi sfide: logistica, commerciale e climatologica. Per i problemi ambientali e le conseguenze della pandemia.
Ciononostante, la campagna delle ciliegie argentine è stata positiva con un'offerta diversificata e il volume esportabile è cresciuto dell'8,5% rispetto alla stagione precedente.
Relativamente alle questioni logistiche, l'Argentina ha dovuto affrontare la riduzione dei voli cargo commerciali e della capacità di spazio in stiva, così come la sospensione delle operazioni di diverse compagnie aeree. I voli charter erano l'unica soluzione a questo problema.
Quanto alle sfide ambientali, nelle province di Chubut e Santa Cruz si sono verificate forti gelate nei periodi di fioritura che hanno portato a un calo della produzione esportabile del 21,47% e del 24,40% rispettivamente, rispetto alla stagione passata.
Negli ultimi due anni, la Cina si è posizionata come il principale mercato per le ciliegie argentine e l'Argentina si colloca al secondo posto dopo il Cile tra i paesi esportatori dell'emisfero australe in Cina.
Per quanto riguarda le questioni commerciali, la diffusione — sui social network e sui media in Cina — di news su possibili infezioni da COVID-19 nelle ciliegie cilene ha portato incertezze tra i consumatori cinesi sull'acquisto e il consumo di ciliegie importate.
La domanda è se le ciliegie argentine manterranno il trend di concentrare la maggior parte della loro offerta sul mercato cinese.
Le principali destinazioni delle ciliegie argentine nel 2021 sono state Cina e Hong Kong con il 41% del volume totale esportato, seguite da Stati Uniti e Canada (31%), e da Europa e Regno Unito con il 19%. Il resto viene esportato verso Medio Oriente (5%), altre destinazioni asiatiche (2%) e Sud America (2%). Rispetto alla campagna precedente, il volume esportato in Cina e Hong Kong è cresciuto del 15,5%, negli Stati Uniti e in Canada del 9%, in Europa e nel Regno Unito del 3,83%.
Per il paese, essere riconosciuto come 'Pest Free Zone' ha avuto impatto positivo sui volumi di esportazione, senza dover ricorrere al trattamento a freddo, e rendendo possibili le consegne per via aerea.
Fonte: rionegro
Foto: bichosdecampo