2022 anno più caldo mai registrato in Italia
Italy
Thursday 07 July 2022
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Aumento della temperatura media e calo delle precipitazioni: Coldiretti invita a organizzarsi per raccogliere e recuperare l'acqua piovana (foto: lachirico.it)
Come emerge da uno studio di Coldiretti, il 2022 è l’anno più caldo mai osservato in Italia: pioggia -45% e siccità che incide sulla quantità e sulla qualità dei raccolti.
Per la Confederazione Nazionale Coltivatori Diretti, il 2022 si classifica – nel primo semestre, in Italia – come l’anno più caldo di sempre, con una temperatura addirittura superiore di 0,76°C rispetto alla media storica e, per il solo giugno, ben +2,88°C rispetto alla media su valori vicini al massimo rilevato nel 2003. Ma si registrano anche precipitazioni praticamente dimezzate lungo la penisola, con un calo del 45%.
Uno stravolgimento che pesa sulle coltivazioni, con una siccità che ha causato già danni per oltre tre miliardi nelle campagne, ma anche sull’ambiente, dagli incendi triplicati allo scioglimento dei ghiacciai – di cui la tragedia della Marmolada è il più drammatico esempio – fino all'impatto sulle rese agricole.
L’Italia resta comunque un paese piovoso, con circa 300 miliardi di metri cubi d’acqua che cadono annualmente, ma per le carenze infrastrutturali – denuncia Coldiretti – viene trattenuto solo l’11%. Di fronte alla tropicalizzazione del clima occorre organizzarsi per raccogliere l’acqua nei periodi più piovosi per renderla disponibile nei momenti di difficoltà. Per questo – continua Coldiretti – servono interventi di manutenzione, risparmio, recupero e riciclaggio delle acque con le opere infrastrutturali, potenziando la rete di invasi sui territori, creando bacini e utilizzando anche le ex cave per raccogliere l’acqua piovana.
“Gli agricoltori sono già impegnati a fare la propria parte per promuovere l’uso razionale dell’acqua, lo sviluppo di sistemi di irrigazione a basso impatto e l’innovazione con colture meno idro-esigenti, ma non ci si deve dimenticare che l’acqua è essenziale per mantenere in vita sistemi agricoli senza i quali è a rischio la sopravvivenza del territorio, la produzione di cibo e la competitività dell’intero settore alimentare” afferma Ettore Prandini, presidente di Coldiretti.
Fonte: coldiretti.it