India prevede di arrivare a superfici di 50.000 ettari per frutto del drago
India
Wednesday 22 March 2023
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Visti i rapidi benefici che la coltivazione può generare per gli agricoltori e i risultati delle varie iniziative messe in atto, le importazioni potrebbero essere completamente sostituite dalla produzione locale nel giro di pochi anni (foto: khaleejtimes.com)
In India, la coltivazione del frutto del drago o pitaya si sta sviluppando in diversi stati e regioni (Karnataka, Kerala, Tamil Nadu, Maharashtra, Gujarat, Chhattisgarh, Odisha, Bengala Occidentale, Andhra Pradesh, Mizoram, Nagaland, Isole Andamane e Nicobar), con una superficie totale di circa 3.000 ettari. La produzione non è però sufficiente a soddisfare la richiesta interna e la maggior parte del frutto del drago disponibile sul mercato indiano viene importato da Thailandia, Malesia, Vietnam e Sri Lanka.
Per ridurre le importazioni e accrescere la capacità produttiva interna, sono state avviate diverse iniziative. La Mission for Integrated Development of Horticulture (MIDH) mira a incrementare la produzione di frutti esotici e di nicchia, inclusi i frutti del drago o pitaya, in particolare attraverso l'espansione delle superfici, con l'obiettivo di raggiungere 50.000 ettari in cinque anni.
Inoltre, il Ministero dell'Agricoltura ha approvato la creazione di un Centro di eccellenza per il dragon fruit o pitaya da parte dell'IIHR, l'Istituto indiano di ricerca orticola. Il Centro si concentrerà sulla produzione (nuove varietà, diffusione di tecniche, distribuzione di attrezzature, formazione degli agricoltori), sul post-raccolta (protocolli di manipolazione e conservazione) e sullo sviluppo di prodotti e processi a valore aggiunto.
Nel 2021 il valore del frutto del drago o pitaya importato dall'India è arrivato a 100 crore di rupie indiane INR (12,1 milioni di dollari). Visti i rapidi benefici che questa coltura può generare per gli agricoltori e i risultati delle varie iniziative messe in atto, le importazioni potrebbero essere completamente sostituite dalla produzione locale entro pochi anni.
Fonte: pib.gov.in