Limone turco ancora nei guai
MLK
Dall'inizio della stagione, partita da appena sei settimane, i normali controlli di allerta rapido per le derrate alimentari e i mangimi (RASFF) hanno rilevato residui di clorpirifos superiori ai livelli consentiti nei limoni provenienti dalla Turchia.
Il fatto che si ripresentino problemi dello stesso genere mostra da una parte l'efficacia del sistema, ma anche la difficoltà - da parte degli esportatori turchi - di rispettare i livelli imposti dall'Unione Europea.
AILIMPO, Associazione interprofessionale spagnola di limoni e pompelmi, vuole attirare l'attenzione delle catene di supermercati europei e dei consumatori sulla frequenza in cui si stanno verificando tali problemi.
A ottobre 2016 le esportazioni sono state effettivamente inferiori rispetto al 2015, circa il 10% in meno, e la Russia, con il 24% delle esportazioni totali, resta il maggiore acquirente di limoni turchi, seguita da Iraq (12 %), Arabia Saudita (10%), Polonia (6%) e Ucraina (6%).
Fonte: Ailimpo, Akib