Ulteriore periodo di congestione in porti container
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Tuesday 16 July 2024
VU
La crisi nel Mar Rosso ha costretto le navi portacontainer a deviare le rotte verso il Capo di Buona Speranza, facendo lievitare la richiesta di TEU-miglia del 12%
I porti container si trovano ad affrontare un ulteriore periodo di congestione, con circa 9 milioni di TEU bloccati, avvicinandosi ai livelli critici della pandemia COVID-19. La crisi nel Mar Rosso ha costretto le navi portacontainer a deviare le rotte verso il Capo di Buona Speranza, facendo lievitare la richiesta di TEU-miglia del 12%.
Per gli esperti, l'anno ha superato le aspettative in termini di volumi di scambio, spingendo i mercati a livelli eccezionali. L'aumento della congestione è il risultato di una combinazione di infrastrutture portuali limitate, deviazioni di navi e crescita dell'8% su base annua del commercio mondiale da gennaio ad aprile.
La prevista carenza di navi e attrezzature nel terzo trimestre ha indotto gli spedizionieri ad anticipare le esportazioni a maggio e giugno, innescando un picco stagionale anticipato e aggravando le strozzature logistiche. Secondo un'agenzia di stampa britannica, la percentuale di navi portacontainer bloccate in porto è salita dal 27,5% di febbraio al 31% di giugno, anche se è ancora inferiore al 37% registrato durante la pandemia. Le deviazioni verso rotte più lunghe e l'incremento del 19% della capacità della flotta a partire dal 2022 hanno reso ancor più complessa la situazione.
Fonte: container-news.com