USA: produzione agrumi diminuita, paese importatore netto da nove anni

Sono diversi i fattori (uragani distruttivi, presenza della malattia dell’inverdimento degli agrumi, sviluppo urbano che riduce i terreni agricoli, costo della manodopera) che possono spiegare il calo di produzione di agrumi negli Stati Uniti, in particolare in Florida.

 

Per Daniel Munch, economista dell'American Farm Bureau Federation, che ha analizzato la produzione di agrumi negli Stati Uniti, negli ultimi vent'anni il paese ha assistito a una notevole diminuzione della produzione, che non copre più la domanda dei consumatori.

 

Produzione

Sebbene quattro Stati (Florida, California, Arizona e Texas) producano agrumi, la Florida è stata al primo posto nella produzione statunitense. Dal 2000, la produzione nazionale totale di arance è diminuita dell'80%, passando da 300 milioni di cassette (90 lb = 40,8 kg) a 62 milioni nel 2023. Dal 2005, la produzione di arance della Florida è scesa del 90%, passando da 150 milioni di cassette (90 lb = 40,8 kg) ad appena 16 milioni di cassette previste per il 2023. 

 

Questo calo della produzione nazionale ha portato a cambiamenti nella bilancia commerciale tra importazioni ed esportazioni. Fino al 2014, il volume esportato superava quello importato, ma da allora il divario negativo di 770.000 cassette si è accentuato, arrivando a oltre 25 milioni di cassette nel 2022.

 

 

Importazioni

La domanda dei consumatori statunitensi è superiore alla capacità produttiva del Paese. Nel 2000 gli Stati Uniti hanno importato circa 9 milioni di cassette di agrumi freschi, ma nel 2022 ne importeranno circa 37 milioni, con un aumento del 320%. Principalmente dal Messico, ma anche da Cile e Perù.

 

 

Esportazioni 

Nel 2000 gli Stati Uniti hanno esportato più di 26 milioni di cassette di agrumi freschi, ma nel 2022 ne esporteranno solo 12 milioni, il 53% in meno. 

 

 

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Fonte: fb.org