Forte crescita esportazioni frutta e verdura fresca da Spagna

In base ai dati del Dipartimento delle Dogane, le esportazioni spagnole di frutta e verdura fresca sono cresciute in modo significativo ad aprile, arrivando a 1,1 milioni di tonnellate, registrando un +14% in termini di volume e generando 1.780 milioni di euro, vale a dire un il 10% in più rispetto allo stesso mese del 2023.

 

Verdura

Nel corso del mese, le esportazioni di ortaggi si sono attestate a 573.707 tonnellate, con una crescita di un +8% e un valore di 814,6 milioni di euro (+2%). Insalata, pomodoro e cavolo sono stati i prodotti più esportati. Nel dettaglio, ad aprile si sono esportate 94.953 tonnellate di insalata, registrando un -5% in volume, e 116 milioni di euro (-4% in valore). I pomodori, invece, hanno registrato un aumento del 19% in volume, arrivando a 81.392 tonnellate, anche se il loro valore è sceso del 17% a 119 milioni di euro. I cavoli, dal canto loro, hanno registrato una crescita sia in volume, con 73.846 tonnellate (+12%), sia in valore, arrivando a 106 milioni di euro (+11%).

 

Frutta

Anche la frutta ha registrato risultati eccezionali ad aprile, con incrementi di un +21% in termini di volume, a 537.434 tonnellate, e di un +17% in termini di valore, per un totale di 965 milioni di euro. Agrumi, fragole, cocomeri e mirtilli sono stati i prodotti più esportati. In particolare, l'export di fragole è diminuito del 7% in volume, attestandosi a 81.610 tonnellate, ma il valore è salito del 9%, a 219 milioni di euro.

Il cocomero ha registrato la crescita più forte ad aprile, con un rialzo impressionante del 55% in volume a 41.198 tonnellate e un aumento del 31% in valore a 38 milioni di euro. Anche i mirtilli hanno mostrato un trend positivo, con 23.860 tonnellate esportate, in crescita del 24%, e 148 milioni di euro in valore, in aumento del 12%.

 

Fino ad aprile 2024, le esportazioni cumulative di frutta e verdura fresca sono arrivate a 4,5 milioni di tonnellate, con una crescita annua del 6,4%, e un valore di 7.009 milioni di euro, pari a un aumento dello 0,5%, come risulta dai dati doganali.