Prospettive pessimistiche per produzione agrumi UE 2023/24
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Wednesday 03 January 2024
VU
Per la stagione 2023/24, la produzione totale di agrumi nella UE dovrebbe arrivare a 9,9 milioni di tonnellate, un livello equivalente alla campagna precedente e inferiore alla media storica (foto: fverite.org)
Per la campagna 2023/2024, vari fattori (siccità, irrigazione limitata, temperature anormalmente elevate durante le fasi di fioritura e allegagione) hanno limitato il potenziale di resa degli agrumi negli Stati membri dell'Unione Europea.
In base a un recente report del Global Agriculture Information Network dello USDA, per la stagione 2023/24, la produzione totale di agrumi nella UE dovrebbe arrivare a 9,9 milioni di tonnellate, un livello equivalente alla campagna precedente e inferiore alla media storica.
Dietro questa apparente stabilità si celano però andamenti divergenti tra le diverse categorie di grumi. Il boom della produzione di limoni e pompelmi compenserebbe il calo osservato nella produzione di arance, mandarini e clementine.
Variazioni al ribasso previste per arance (-2%) e per mandarini/clementine (-5%), — questi due frutti rappresentano quasi l'85% della produzione agrumicola UE. Previste invece variazioni al rialzo per pompelmi (+6%) e limoni (+15%), una riduzione della produzione agrumicola in Spagna, Grecia e Portogallo, mentre l'Italia so prospetta una resa maggiore rispetto alla magra produzione 2022/23.
Nel corso della stagione, gli agricoltori UE hanno dovuto far fronte a costi crescenti, che vanno da quelli energetici (carburante ed elettricità) ai fertilizzanti e ai prodotti fitosanitari. Tuttavia, prezzi più alti sul terreno possono contribuire a migliorare i margini di profitto dei produttori, compensando l'impatto negativo della seconda scarsa raccolta consecutiva nell'Unione Europea. Tuttavia, l’aumento dei prezzi della frutta fresca e di tutti i prodotti alimentari dovrebbe rallentare i consumi UE. Allo stesso modo, con il previsto calo della raccolta di agrumi, ci si aspetta una riduzione della quantità destinata alla trasformazione.
Fonte: fas.usda.gov