Australia minacciata da carenza

Le regole troppo severe di isolamento stanno scardinando l'organizzazione del settore alimentare, del trasporto e della distribuzione, secondo l'Australian Fresh Produce Alliance (AFPA), che mette in guardia verso una possibile carenza.

 

In Australia, attualmente, tutti i contatti stretti di un caso positivo al COVID devono rimanere isolati per sette giorni, anche se in possesso di un test negativo. L'intera catena di approvvigionamento alimentare deve far fronte alla mancanza di addetti per via dei casi di COVID e dei requisiti di isolamento.

 

L'Australian Fresh Produce Alliance (AFPA) chiede ai governi di tutti gli stati australiani di modificare immediatamente i criteri di isolamento per i lavoratori del comparto alimentare, del trasporto e della distribuzione. Per garantire che tutta la filiera possa consegnare i prodotti alimentari agli australiani.

 

"Alcune aziende si ritrovano con la forza lavoro dimezzata nel giro di un giorno — le persone non si presentano perché hanno il COVID o sono contatti stretti di un caso COVID. E tutto questo sta avendo ripercussioni sulla raccolta, sul confezionamento, sul trasporto e sulla distribuzione della frutta e verdura", ha dichiarato Michael Rogers, CEO di AFPA.

 

"Senza apportare cambiamenti, sarà sempre più difficile fornire cibo nei prossimi 15 giorni. È assolutamente necessario che tutti i governi prendano in considerazione misure per permettere ai lavoratori essenziali del settore alimentare, del trasporto e della distribuzione che non hanno il COVID di tornare al lavoro il più presto possibile", ha affermato Rogers. 

 

A detta dei maggiori retailer di generi alimentari del paese, nelle prossime settimane ci sarà una ridotta disponibilità di prodotti per via della carenza di manodopera dovuta all'aumento dei casi di COVID e ai requisiti di isolamento a essi legati.

 

 

 

Fonte: freshproduce.org.au