Previsioni 2030, banane: produzione a 138 milioni di tonnellate
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Monday 26 July 2021
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I principali paesi esportatori attuali (Ecuador, Filippine, Colombia, Costarica, Guatemala) dovrebbero rimanere ben posizionati, secondo questa previsione (foto: fao.org/xa.com)
Secondo l'Agricultural Outlook 2021-2030, la produzione mondiale di banane dovrebbe crescere dell'1,4% all'anno, arrivando a 138 milioni di tonnellate nel 2030. Gli attuali paesi maggiori esportatori rimarranno ben posizionati.
Sui mercati internazionali viene scambiato soltanto il 15% circa della produzione mondiale di banane. Nel 2019, il settore globale delle esportazioni di banane ha generato circa 9,1 miliardi di dollari.
Se le condizioni meteorologiche si mantengono nella norma e non si diffondono patologie delle banane, si prevede che la produzione globale di banane salirà dell'1,4% all'anno, fino a 138 milioni di tonnellate nel 2030.
L'Asia dovrebbe rimanere la principale zona di produzione con una quota del 53%, e l'India dovrebbe arrivare a 36 milioni di tonnellate.
La produzione nella principale area di esportazione — America Latina e Caraibi — dovrebbe attestarsi a 36 milioni di tonnellate. Produzione che sarà spinta dall'aumento della domanda dei principali mercati d'importazione, in particolare Unione Europea, Stati Uniti, Cina e Federazione Russa. Le maggiori nazioni che esportano nella zona - Ecuador, Guatemala, Colombia, Costarica - continueranno a essere ben posizionate per trarre vantaggio da questa crescita.
L'aumento della richiesta di importazione dovrebbe anche favorire alcuni paesi esportatori dei Caraibi — in particolare la Repubblica Dominicana e il Belize — e le esportazioni dall'Africa, che dovrebbero progredire dell'1% all'anno.
In base alle previsioni, nel 2030 dall'Ecuador si esporteranno oltre 8 milioni di tonnellate di banane e dalle Filippine oltre 5 milioni di tonnellate. Colombia, Costarica e Guatemala dovrebbero avvicinarsi ciascuno a quota 3 milioni di tonnellate di banane esportate.
L'Agricultural Outlook 2021-2030 è stato redatto grazie alla collaborazione tra l'Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico (OCSE) e l'Organizzazione delle Nazioni Unite per l'Alimentazione e l'Agricoltura (FAO.
Per consultare il report completo (337 pagine): http://www.fao.org/3/cb5332en/cb5332en.pdf