Sistema alimentare vulnerabile e dipendenza considerata pericolosa
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La pandemia da COVID-19 - che ha rallentato il commercio in Europa - ha anche fatto emergere, secondo gli analisti, la vulnerabilità del sistema alimentare britannico, pericolosamente dipendente da due paesi UE per la verdura fresca.
Un articolo su Nature Food che riprende uno studio dell'Università di York segnala la mancanza di diversità nelle fonti di approvvigionamento del paese. Questo è un punto di "grave vulnerabilità", secondo gli autori.
Il Regno Unito dipende fortemente dalla Spagna e dai Paesi Bassi per la maggior parte delle importazioni di verdura fresca e dallo Stretto di Dover per gran parte della frutta e verdura importata. Lo studio ha rilevato che l'83% della lattuga importata nel Regno Unito passa da Dover, così come il 67% dei pomodori e il 77% delle fragole.
In base allo studio, gli impatti della pandemia da COVID-19 (rallentamento degli scambi, catene di approvvigionamento serrate, problemi del mercato del lavoro) potrebbero essere un assaggio di una Brexit no deal
"Abbiamo bisogno di un nuovo piano strategico per reimpostare il sistema alimentare britannico nell'ottica di coltivare più cibo in modo sostenibile nel Regno Unito", ha sottolineato il Dr. Philip Garnett dell'Università di York, co-autore dello studio.
Tra le proposte dello studio: ulteriore diversificazione delle colture, investimenti in competenze, formazione e automazione per risolvere i problemi di manodopera, valutazione di nuovi approcci come l'agricoltura verticale indoor.
Fonte: thenational.scot