Carote: per ridurre le importazioni, aumentiamo la produzione
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Le importazioni di carote e altri ortaggi (provenienti da Turchia e Iran) hanno un costo significativo per una regione che, solo negli ultimi cinque anni, ha consumato 86.881 tonnellate di carote, di cui solo il 10% è stato prodotto localmente.
Dopo aver incoraggiato la produzione di patate, cetrioli e pomodori, il Ministero delle Politiche Agricole vuole avviare anche quella delle carote. Il tutto per soddisfare ancor più la domanda e, soprattutto, ridurre le importazioni.
Nel frattempo emergono alcune iniziative del settore privato, tra cui COMPANY ARD, che ha testato per la prima volta dei semi di carote provenienti dai Paesi Bassi. Questi semi si sono dimostrati ben adatti al clima locale. Le piantagioni coprono 612.500 mq, distribuiti su diverse aree (Erbil, Duhok, Sulaimani, Kirkuk). La resa è da 8 a 10 tonnellate ogni 2.500 mq, ma potrà raggiungere rapidamente le 15 tonnellate.
ARD si prepara a piantare ulteriori 325.000 mq di carote, oltre ad altre colture (peperoni, melanzane, meloni, cocomeri) che sono già state intraprese.
Fonte: rudaw net