Industria belga patata: calo di volume
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Gli effetti negativi della pandemia hanno inciso sui risultati 2020 del settore patata in Belgio, dove il volume è in calo del 4% rispetto al 2019.
Belgapom, l'organizzazione che rappresenta il commercio e la trasformazione in Belgio, ha reso noto che il settore nel 2020 aveva lavorato 5,08 milioni di tonnellate di patate, il 4% in meno rispetto ai 5,43 milioni di tonnellate lavorate l'anno prima.
La cifra di produzione del segmento patatine fritte surgelate è scesa di quasi 100.000 tonnellate (da 2,3 a 2,13 milioni di tonnellate), corrispondenti a un -4,5%, con un impatto sulla produzione di patatine fritte refrigerate di 66.000 tonnellate (-18,7%). Per gli altri prodotti (purea, patatine, fiocchi, ecc.), il calo è di 11.000 tonnellate (da 684.000 a 671.000 tonnellate), pari a un -2%.
Secondo Belgapom, il settore ha raccolto brillantemente la sfida della messa al bando degli antigerminativi CIPC utilizzando mezzi naturali (olio di menta piperita o di arancia, etilene, ecc.) per conservare le patate. Un progresso tecnico non trascurabile rispetto al resto del mondo.
In Belgio, la filiera della patata, spinta dalla richiesta mondiale, ha visto una crescita continua negli ultimi anni, come dimostrano le cifre dell'industria di trasformazione della patata, passate da 500.000 tonnellate nel 1995 a 5,43 milioni di tonnellate nel 2019.
Fonte: belgapom.be