Catturare la nebbia per trasformarla in acqua
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La tecnica di "Raccogliere la nebbia" - nata una ventina d'anni fa in Cile, nella Cordigliera delle Ande - è stata già sperimentata in diversi paesi (Guatemala, Perù, Namibia) ed è appena stata introdotta in Nord Africa per la prima volta.
In Marocco, a 1.225 metri sul livello del mare, in cima al monte Boutmezguida - che sovrasta cinque villaggi della regione di Sidi Ifni, nel sud-ovest del paese - sono state piazzate una quarantina di enormi reti trappola - 600 m² - per catturare la fitta nebbia, due serbatoi da 500 mc, un pozzo e 9.000 m di canalizzazioni.
Le reti tese intrappolano le gocce d'acqua, che vengono poi trattate, mescolate con acqua di pozzo e trasportate mediante condotte agli abitanti del villaggio di sotto. In questo modo si è riusciti a migliorare sensibilmente la vita delle persone, che non sono più costrette a percorrere diversi chilometri ogni giorno per andare a prendere il prezioso liquido.
L'obiettivo ora è attrezzare al massimo i villaggi dei dintorni e tutti i luoghi adatti del paese. "In Marocco c'è molta nebbia a causa di tre fenomeni: presenza di un anticiclone (quello delle Azzorre), di una corrente marina fredda e dell'ostacolo rappresentato dalla montagna", spiega il promotore del progetto.
Fonte: le matin ma, agence ecofin com