Introiti export cipolle India: -9%
India
Wednesday 07 July 2021
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In India, il governo ha vietato le esportazioni di cipolle per diversi mesi. Queste interruzioni e riprese vengono considerate dai professionisti indiani come politiche incoerenti (foto: thedailystar.net)
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In India, il divieto di esportazione di cipolle per quattro mesi e la minore richiesta dovuta alla pandemia COVID-19, ha portato a un calo degli introiti delle cipolle esportate. L'esercizio 2020-21 registra un calo di valore del 9% e il livello più basso da sei anni a questa parte.
Dall'anno fiscale 2016-17, le entrate da esportazione della cipolla indiana sono in calo. Nel 2020-21 si registra un calo di valore del 9% rispetto all'anno precedente e il livello più basso toccato in sei anni.
Secondo i professionisti del settore, le decisioni del governo di vietare l'export di cipolle ogni volta che i prezzi interni aumentano sono una delle ragioni del calo. Un'associazione di commercianti precisa che — negli ultimi due anni — il governo ha vietato le esportazioni per 4-6 mesi poi di nuovo da settembre 2020 a gennaio 2021.
Queste interruzioni delle esportazioni stanno spingendo i buyer stranieri a cercare altri fornitori e riconquistare quote di mercato sarà difficile. Per esempio, il principale mercato di esportazione della cipolla indiana, il Bangladesh, ha importato cipolle pakistane in grandi quantità. Gli acquirenti di vari mercati asiatici si approvvigionano anche da Cina, Turchia ed Egitt.
Questi stop & go delle esportazioni indiane sono visti come politiche incoerenti dagli operatori del settore. A loro avviso, il paese ha bisogno di una politica stabile e a lungo termine per garantire un approvvigionamento affidabile e riaffermare le cipolle indiane sui mercati internazionali.
Fonte: illinoisnewstoday.com