Situazione complessa per agrumicoltori australiani
Australia
Monday 20 May 2024
FJ
Alle prese con l'erosione dei margini, molti piccoli agrumicoltori stanno sradicando gli alberi e abbandonando gli agrumi a favore di altre colture. Ma si sta profilando un aspetto positivo. La produzione australiana è in grado di coprire la domanda interna di succo (foto: agric.wa.gov.au)
Di fronte all'aumento esponenziale dei costi di produzione (input, manodopera, energia), ai prezzi offerti dalle insegne dei supermercati e ai crescenti volumi di frutta importata, molti piccoli coltivatori di agrumi stanno abbandonando questo tipo di coltura.
I media australiani descrivono la complessa situazione dei piccoli agrumicoltori del Western Australia. Alle prese con l'erosione dei margini di guadagno, con i costi di produzione che aumentano esponenzialmente mentre i prezzi delle catene di supermercati rimangono stabili, molti piccoli agrumicoltori stanno sradicando gli alberi e abbandonando gli agrumi a favore di altre colture.
Un coltivatore ha dichiarato di spuntare per i suoi agrumi lo stesso prezzo di dieci anni fa. Un altro ritiene che i margini dovrebbero essere più alti coltivando mangime per parrocchetti anziché agrumi. Per un altro ancora, i prezzi stanno diventando incomprensibili, dal momento che — sottolinea — gli agrumi importati vengono venduti all'ingrosso a 4 dollari australiani al kg (2,67 dollari), mentre quelli australiani vengono pagati appena 2 dollari australiani (1,34 dollari).
Citrus Australia ha espresso preoccupazione per la situazione. Ma si sta profilando un aspetto positivo. Il mercato globale dei succhi di frutta è dominato dal Brasile e dalla Florida. La Florida non è in grado di incrementare la produzione e il Brasile non riesce più a soddisfare la richiesta mondiale. La produzione australiana è in grado di coprire la domanda interna di succo. La frutta che non soddisfa i requisiti dei rivenditori può essere utilizzata per il succo. Il prezzo dei “secondi frutti” è aumentato da 20 dollari australiani (13,34 dollari) per tonnellata a 200 dollari australiani (133,43 dollari) per tonnellata.
Fonte: abc.net.au