Tracciabilità e sistema di certificazione sanitaria hanno contribuito a fare del Perù il 2° maggior esportatore di avocado al mondo
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In Perù, le esportazioni di avocado nel 2020 sono aumentate in volume del 30% rispetto al 2019. Un ruolo importante in questo boom è stato svolto dai piccoli produttori agricoli, che hanno mantenuto campi con livelli molto bassi di parassiti, così come dal lavoro di SENASA per garantire i requisiti fitosanitari dei paesi importatori.
Secondo il Ministerio de Desarrollo Agrario y Riego (MIDAGRI), nel 2020 si sono esportate complessivamente 409.022 tonnellate di avocado dal Perù, superando del 30% la campagna 2019. Malgrado le complicazioni dovute alla pandemia, le spedizioni hanno raggiunto 34 mercati internazionali.
I piccoli agricoltori a conduzione familiare hanno giocato un ruolo di primaria importanza in questa espansione, mantenendo livelli molto bassi di parassiti nei terreni. Mentre SENASA ha garantito il rispetto dei requisiti fitosanitari dei paesi importatori quali ad esempio Stati Uniti, Giappone, Cina, Corea del Sud, paesi UE.
SENASA ha reso noto che sono stati certificati 31.145,02 ettari, principalmente nelle regioni di Piura, La Libertad, Ancash, Lambayeque, Lima, Arequipa, Moquegua, Ica, Tacna, Apurímac, Ayacucho, Cusco e Huancavelica, I campi certificati hanno un codice unico per il luogo di produzione che viene assegnato al produttore da SENASA.
Il Perù ha un sistema avanzato di certificazione sanitaria e fitosanitaria riconosciuto da diversi paesi, che inviano specialisti per verificare i sistemi SENASA. La tracciabilità dei frutti esportati è un elemento essenziale per tale metodologia.
Così, per ogni consegna, è noto il luogo di produzione di origine e l'informazione è conservata lungo tutta la catena di esportazione. Dal campo al centro di imballaggio, ogni lotto è identificato da un documento del produttore con nome, firma e numero di identificazione. Il confezionatore include questo numero nel suo codice di tracciabilità.
SENASA ispeziona tutte le spedizioni di avocado per ottenere un campione rappresentativo dell'1-2% del lotto complessivo da esportare. In questo modo, gli ispettori controllano la tracciabilità della frutta. Se la frutta è esente da parassiti e rispetta la tracciabilità richiesta, la partita viene certificata per l'export.
In caso di non conformità, gli esportatori e i confezionatori vengono sospesi in base ai regolamenti e alle direttive SENASA.
Fonte: agrochileperu.com, midagri/gob.pe
Foto: rpp.pe