Lieve calo delle esportazioni ortofrutticole turche nel 2015
MLK
C'è stata una diminuzione complessiva del 6% in quantità e del 13% in valore. Mentre nel 2014 (da gennaio a dicembre) si era oltrepassata la soglia delle 3.500 mila tonnellate, nel 2015 le esportazioni sono rimaste ferme a 3.300 mila tonnellate. Ma il calo maggiore si è riscontrato soprattutto sui prezzi ottenuti. Anche se le esportazioni di frutta sono salite del 5% in quantità, sono però scese del 13% in valore. Sono le esportazioni di verdure ad aver subito il maggior calo, del 17% in quantità e valore rispetto all'anno precedente. Anche le esportazioni di agrumi, pari quasi alla metà del totale delle esportazioni, sono diminuite, ma in misura minore: -3% in quantità e -10% in valore.
Il calo delle esportazioni di frutta è dovuto principalmente all'uva. Ma è interessante notare che malgrado un aumento delle esportazioni di ciliege del 37% in quantità, si è registrato un calo del 15% in valore. Da rilevare inoltre una crescita significativa delle esportazioni di albicocche (+104%) e susine (+110%). La Russia resta il principale paese importatore, seguita da Iraq e Germania.
Relativamente alle verdure, c'è stata una diminuzione generale delle esportazioni. Soltanto il fungo ha giocato bene le proprie carte, con un incremento di oltre il 100%, ma rimane un prodotto di nicchia (solamente l'1% del totale delle esportazioni di verdura). Da notare l'aumento delle esportazioni da parte di Arabia Saudita (+132%) e Siria (+141%).
In ultimo luogo, le esportazioni di agrumi sono rimaste pressoché invariate - circa 1.500 mila tonnellate - da gennaio a dicembre. Il limone, che rappresenta il 31% del totale delle esportazioni di agrumi, è il solo prodotto ad aver incrementato le esportazioni del 15% (+4% in valore), arrivando a 476 mila tonnellate. Principali paesi importatori: Russia (34% del mercato degli agrumi), Iraq (24%) e Ucraina (8%). Quest'ultima ha ridotto le esportazioni di agrumi del 23%, mentre Bulgaria, Serbia, Bielorussia e Ungheria le hanno aumentate notevolmente.
Fonte: Unione esportatori del Mediterraneo