Il blocco dei trasporti impedisce l'approvvigionamento
Il blocco dei trasporti, che è iniziato in Sicilia, ha ripercussioni in tutto il paese e nuoce all'approvvigionamento dei mercati all'ingrosso.
Il movimento di protesta denominato "Forconi" è partito in Sicilia per lottare contro le misure di austerità del governo e le tasse sul carburante - il cui costo medio è 1,70 € al litro. La protesta ha radunato gli agricoltori e i trasportatori che hanno bloccato ingressi delle autostrade, porti e raffinerie in Sicilia, paralizzando tutte le attività.
Per effetto domino, i trasporti bloccati in Sicilia e la mancanza di carburante a disposizione hanno rallentato gli scambi, disturbando le spedizioni di frutta e verdura dalle regioni di produzione al sud, spedizioni destinate ai mercati all'ingrosso italiani ma anche alle esportazioni.
Per quel che riguarda le importazioni dell'Europa occidentale, i camion passano evitando le autostrade nelle quali sono presenti blocchi a certi caselli. Questa situazione nuoce pure agli esportatori perché il volume della merce nazionale è minore, e ai trasportatori che non vogliono correre il rischio di mettersi per strada e rimanere bloccati.