Previsione 2030, mango: +3,3% produzione, export a 3 milioni di tonnellate
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Monday 26 July 2021
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Relativamente ai paesi esportatori, il Messico dovrebbe mantenere la prima posizione, davanti a Thailandia, Brasile e Perù (foto: business-standard.com)
Secondo l'Agricultural Outlook 2021-2030, il gruppo di frutti tropicali costituito da mango, mangostano e guaiava è considerato il secondo segmento di frutti tropicali in più rapida crescita.
Con esportazioni globali stimate a 2,3 milioni di tonnellate nel 2020, il gruppo di frutti tropicali costituito da mango, mangostano e guaiava ha registrato una rapida crescita. Dovuta principalmente alle condizioni di produzione favorevoli in Brasile e Perù, che hanno portato a un ampio approvvigionamento, facilitando la crescita dell'export.
Produzione
Entro il 2030, la produzione mondiale di mango, mangostano e guaiava dovrebbe arrivare a 84 milioni di tonnellate, con una crescita del 3,3% all'anno. L'Asia, zona d'origine dei manghi e dei mangostani, dovrebbe contare per il 75% della produzione globale nel 2030.
In India, primo produttore e consumatore mondiale di mango, la produzione 2030 dovrebbe attestarsi a 43 milioni di tonnellate, vale a dire il 51% di quella globale. Ma la produzione indiana è in gran parte destinata ai mercati informali locali.
Esportazioni
L'export globale di mango, mangostano e guaiava dovrebbe arrivare a quasi 3 milioni di tonnellate nel 2030, rispetto ai 2,1 milioni di tonnellate attuali.
Il Messico, maggior fornitore mondiale di mango, dovrebbe beneficiare di un'ulteriore crescita della domanda da parte del suo principale mercato, gli Stati Uniti, e incrementare l'export del 4% all'anno, arrivando a una quota del 22% delle esportazioni mondiali nel 2030. La Thailandia e il Brasile, secondo e terzo maggiore esportatore, dovrebbero detenere quote di mercato di circa il 12% nel 2030 e saranno raggiunti dalle crescenti esportazioni del Perù.
L'Agricultural Outlook 2021-2030 è stato redatto grazie alla collaborazione tra l'Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico (OCSE) e l'Organizzazione delle Nazioni Unite per l'Alimentazione e l'Agricoltura (FAO).
Per consultare il report completo (337 pagine): http://www.fao.org/3/cb5332en/cb5332en.pdf