Argentina: coltivatori pomodoro preoccupati per apertura importazioni
Argentina
Wednesday 17 April 2024
VU
Tomate 2000 — associazione che rappresenta la maggioranza dei produttori della regione di Cuyo, diretta da Orestes Nomikos — ha espresso preoccupazione per questa misura improvvisa (foto: 20minutos.es)
La recente apertura delle importazioni di prodotti alimentari in Argentina ha suscitato preoccupazioni nel settore agroindustriale, in particolare tra i coltivatori di pomodoro.
Tomate 2000 — associazione che rappresenta la maggioranza dei produttori della regione di Cuyo, diretta da Orestes Nomikos — ha espresso preoccupazione per questa misura improvvisa. Nomikos ha sottolineato che, sebbene il comparto pomodoro in Argentina stia per raggiungere l'autosufficienza con una produzione annua di circa 600 milioni di kg, le condizioni di importazione potrebbero avere un impatto negativo sui produttori locali.
In risposta ai commenti del Ministro della Produzione di Mendoza, Rodolfo Vargas Arizu, sul rendere competitivi i produttori di Mendoza grazie alla loro efficienza, Nomikos ha sottolineato la necessità di competere ad armi pari. Rimarcando le sfide che devono affrontare i produttori locali, come l'elevata inflazione, gli alti tassi di interesse e l'aumento dei costi dei fattori di produzione, dell'energia e del carburante. Nomikos ha affermato che è essenziale disporre di uno scenario economico stabile e di un periodo di transizione prima di aprire completamente le importazioni.
Inoltre, Nomikos ha espresso preoccupazione per la possibilità che l'apertura alle importazioni si estenda ad altri prodotti, oltre al concentrato di pomodoro, attualmente importato principalmente dal Cile. Ha messo in guardia contro l'impatto futuro sui prezzi dell’attività produttiva una volta raggiunta l’autosufficienza. Ha anche sottolineato che il rischio climatico rappresenta un'ulteriore sfida per i produttori di Mendoza e delle province di Cuyo rispetto a zone come la California, che non devono affrontare gli stessi rischi e godono di condizioni migliori per competere sul mercato internazionale.
Fonte: diariouno.com.ar