La Colombia accelera la sua espansione nell'industria del mirtillo
La capacità di offrire prodotti fuori stagione dà al Paese un vantaggio competitivo rispetto agli altri principali esportatori della regione.
Le esportazioni di mirtilli colombiani mantengono una traiettoria ascendente e prevedono un futuro promettente. Secondo i dati del DANE, nel 2024 il Paese ha esportato 628.235 chilogrammi di questo frutto, raggiungendo un valore di oltre 3,3 milioni di dollari.
Attualmente la Colombia ha 650 ettari dedicati alla coltivazione del mirtillo, ma le proiezioni per i prossimi anni sono ambiziose. Secondo le stime dell'Unità di Pianificazione Agricola Rurale (UPRA), il Paese potrebbe raggiungere tra i 3.000 e i 5.000 ettari entro il 2026, il che rappresenterebbe un aumento di oltre il 660% della superficie coltivata.
Questa crescita risponde al potenziale di nuove aree agricole, soprattutto in Antioquia, Cauca, nell'Asse del Caffè e a Nariño, che si aggiungono alle aree produttive già consolidate di Bogotá e Boyacá. Grazie alle condizioni climatiche uniche della Colombia, la produzione può rimanere attiva 365 giorni all'anno, rendendo il Paese un fornitore strategico per il mercato globale.
La combinazione di produzione continua, qualità differenziata ed espansione territoriale rafforza il potenziale di esportazione della Colombia, soprattutto verso Stati Uniti, Europa e Asia, mercati in cui la domanda di mirtilli continua a crescere.
Inoltre, la capacità di offrire prodotti fuori stagione conferisce al Paese un vantaggio competitivo rispetto ad altri importanti esportatori della regione come Cile, Messico e Perù.
fonte: forbes.co
foto: ica.gov.co