Domanda trasporto marittimo in calo
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Wednesday 09 November 2022
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La crisi, l'energia e l'inflazione determinano un calo della domanda, soprattutto di manufatti, che porta anche a una riduzione dei prezzi di trasporto (foto: journalmarinemarchande.eu)
I professionisti del settore prevedono che il 2022 vedrà alla fine un forte rallentamento della domanda globale di container.
La pandemia di Covid-19 ha provocato molte interruzioni nel commercio mondiale. Poi nel 2021 la ripresa dell'economia ha portato a una richiesta forte e improvvisa che a sua volta ha generato una carenza di imbarcazioni e un'esplosione dei prezzi di trasporto che talvolta sono stati più che quadruplicati (1.600 dollari sul collegamento Shanghai/Rotterdam per un container nel 2020 contro 7.500 dollari a gennaio 2022).
Ma questa impennata dei prezzi è ormai agli sgoccioli e la domanda di trasporto marittimo sta scemando. Molti operatori del settore stimano che i volumi di container spediti quest'anno dovrebbero diminuire di circa il 2-4%, prima di un 2023 che sarà caratterizzato da un forte rallentamento economico.
La crisi energetica in Europa, la guerra in Ucraina e le sue ripercussioni, nonché la crescente inflazione pesano sul potere d'acquisto dei consumatori e si ripercuotono sulla richiesta di trasporti e logistica. Questo calo della domanda, combinato con la fine del collo di bottiglia nella catena di approvvigionamento, sta facendo tornare i prezzi dei trasporti ai livelli pre-pandemia.
Pertanto i prezzi "spot" per il trasporto merci sono fortemente calati rispetto alla stessa data dell'anno scorso: secondo la società specializzata Drewry la variazione ha raggiunto un -77% sul collegamento Shanghai/Los Angeles e -70% sullo Shanghai/Rotterdam.
Fonte: lesechos.fr, lemonde.fr