Carenza container preoccupa esportatori australiani
FJ
La catena logistica dei trasporti sta riscontrando un problema di domanda e offerta sui container. Non tanto per mancanza di container disponibili, ma per la loro collocazione nel posto sbagliato al momento sbagliato. Dal momento che la domanda è maggiore dell'offerta, i prezzi salgono.
La pandemia globale è stata l'evento clou del 2020. Dallo scoppio della pandemia, molte fabbriche cinesi hanno chiuso, poi la domanda europea e quella americana sono crollate e il trasporto marittimo ha subito un forte rallentamento. I container sono rimasti dov'erano e non sono più disponibili nei luoghi in cui le spedizioni sono riprese. È la collocazione di questi container nel posto sbagliato al momento sbagliato che causa un collo di bottiglia nella catena logistica dei trasporti.
Anche i container per il trasporto di derrate alimentari presentano lo stesso problema. Tanto che alcuni esportatori australiani temono di dover ridurre le spedizioni. Perfino pianificandole vari mesi prima del raccolto, non hanno alcuna garanzia che i container necessari saranno disponibili e in numero sufficiente per portare a termine le esportazioni. Un esportatore di agrumi è stato costretto a ridurre le previsioni di export del 40%
A detta dei professionisti australiani, la situazione è preoccupante. Alcuni ritengono che questi problemi di trasporto marittimo potrebbero protrarsi per diversi mesi. E il trasporto aereo non è in grado di compensare, essendo ancora lontano dai livelli standard.
Fonte: abc.net.au, rtbf.be