Italia, Francia e Spagna analizzano l'impatto delle importazioni sul settore del pomodoro
Si è tenuto in Sicilia (Italia) un incontro chiave sul settore del pomodoro.
Ieri, in Sicilia (Italia), si è tenuto un importante incontro sul settore del pomodoro con la partecipazione di delegazioni provenienti da Italia, Francia e Spagna. L'incontro, tenutosi presso la sede del Consorzio di Tudela Pomodoro di Pachino IGP, si è concentrato su temi chiave: l'andamento della stagione in corso, le previsioni per l'estate, l'impatto della concorrenza estera nell'UE, le normative fitosanitarie e la necessità di aggiornare gli standard di etichettatura.
Andamento della produzione e dei prezzi
Nel complesso, la produzione è diminuita in Italia e Spagna, mentre in Francia è rimasta stabile. In Italia, la riduzione dell'offerta ha fatto aumentare i prezzi, soprattutto all'inizio della stagione. In Spagna, nonostante il calo della produzione, i prezzi sono scesi in media del 5%.
Impatto del costo del lavoro
Uno dei punti chiave è stato l'impatto della manodopera sui costi di produzione. In Spagna, il salario minimo è aumentato significativamente negli ultimi quattro anni, mentre la Francia rimane il Paese con il costo del lavoro più alto.
Previsioni per la stagione estiva
Le previsioni per la stagione estiva sono contrastanti: La Francia si aspetta una stabilità, l'Italia prevede un calo della produzione e la Spagna un aumento, dato che alcuni coltivatori di altre colture hanno optato per il pomodoro.
Concorrenza estera nell'UE
È stata analizzata la concorrenza nell'UE, evidenziando come il Marocco sia il principale esportatore nel 2024, con 579.792 tonnellate, seguito dalla Turchia con 194.213 tonnellate. Sono state discusse anche due sentenze della Corte di giustizia dell'UE sull'origine dei prodotti del Sahara occidentale e il loro impatto sulle preferenze tariffarie e sull'etichettatura.
Fitosanitari ed etichettatura
Per quanto riguarda i prodotti fitosanitari, è stato chiesto che i prodotti importati siano conformi alle stesse normative dei prodotti europei. È stato deciso di inviare una lettera alla Commissione europea per armonizzare la registrazione di questi prodotti in base alle zone climatiche stabilite nel regolamento 1107/2009.
Per quanto riguarda l'etichettatura, è stato proposto di aumentare le dimensioni del Paese di origine sulle confezioni e di consentire un logo che evidenzi la preferenza comunitaria.
fonte: fepex.es
foto: italia.it