Gli Stati Uniti impongono una tariffa del 21% sui pomodori messicani a partire da luglio 2025

I pomodori freschi, un alimento fondamentale nelle cucine americane, potrebbero presto diventare più costosi a causa delle nuove tariffe che minacciano le importazioni dal Messico. Il governo statunitense ha annunciato l'intenzione di ritirarsi da un accordo di lunga data che ha mantenuto i prezzi stabili e inizierà a imporre un dazio del 21% sui pomodori messicani a partire dal luglio 2025. Questa mossa è volta a sostenere i coltivatori di pomodori statunitensi, soprattutto in Florida, ma potrebbe anche danneggiare gli importatori, i rivenditori e i consumatori.

Per anni, i pomodori importati hanno aiutato gli americani a godere di prodotti freschi tutto l'anno, dato che l'offerta nazionale da sola non può soddisfare la domanda. Nel 2023, gli Stati Uniti hanno importato il doppio dei pomodori prodotti, per un valore di 3,1 miliardi di dollari solo dal Messico. Queste importazioni non si limitano a riempire gli scaffali delle drogherie, ma hanno un impatto economico di 8 miliardi di dollari e circa 47.000 posti di lavoro tra stoccaggio, spedizione e vendita.

Il dibattito è iniziato decenni fa, quando i coltivatori statunitensi sostenevano che i pomodori messicani venivano venduti a prezzi ingiustamente bassi. Da allora, i due Paesi hanno firmato diversi accordi per evitare vere e proprie dispute commerciali. Se da un lato gli agricoltori statunitensi potrebbero beneficiare di prezzi più alti, dall'altro i consumatori potrebbero perdere l'accesso a pomodori freschi a prezzi accessibili, soprattutto in inverno.

Se la nuova tariffa verrà approvata, secondo gli esperti gli americani dovranno probabilmente affrontare prezzi più alti e meno scelte di pomodori nei negozi, riducendo potenzialmente i guadagni economici che le importazioni hanno garantito.

fonte: theconversation.com

foto: organicproducenetwork.com