Le esportazioni di agrumi peruviani sono cresciute del 19% nel 2024 e continueranno ad aumentare nel 2025
Le arance peruviane sono molto richieste a causa del calo delle scorte di succo brasiliano, triplicando il loro prezzo sul mercato.
Nel 2024, il Perù ha esportato 304.447 tonnellate di agrumi (mandarini, arance, tangelos, lime, limoni e pompelmi), generando 361 milioni di dollari, il 19% in più in volume rispetto all'anno precedente, secondo ProCitrus.
I mandarini sono stati gli agrumi più esportati con 231.380 tonnellate (+19% rispetto al 2023), pari al 76% del totale. Seguono le limette e i limoni con 42.623 tonnellate (14%), le arance con 27.400 tonnellate (9%) e i pompelmi con 3.045 tonnellate (1%).
Questa crescita non era prevista all'inizio della stagione, poiché i mandarini precoci (satsuma e primosole) sono diminuiti del 50%, ma la produzione di mandarini tardivi (W. Murcott, Tango) ha compensato con un aumento del 35%, favorito dalle migliori condizioni climatiche.
Alcune categorie hanno ridotto il volume esportato, come il tangelo (-14%), la clementina (-2%), il limone sottile (-14%) e il limone vero (-7%), mentre sono cresciuti l'arancia (+33%), il pompelmo (+48%) e il lime di Tahiti (+33%).
Gli Stati Uniti sono stati la destinazione principale, con 147.146 tonnellate (+40%), mentre l'Asia ha subito un forte calo con 5.000 tonnellate (-66%). L'Europa ha ricevuto 51.800 tonnellate (+4%), ma la sua quota di mercato è scesa dal 19% al 17%.
Nel 2024, il Perù è entrato nel mercato del Vietnam e continua a negoziare l'accesso al Giappone, dove sono autorizzati solo i mandarini satsuma. Sono stati fatti progressi anche con Filippine, Thailandia, Taiwan e Corea del Sud.
Entro il 2025, le spedizioni di mandarini precoci si riprenderanno, con i satsuma e i primosole che registreranno una maggiore produzione. I mandarini tardivi cresceranno grazie alle nuove piantagioni del 2020 che sono entrate in produzione.
Le arance peruviane sono molto richieste a causa del calo delle scorte di succo brasiliano, triplicando il loro prezzo sul mercato. I principali acquirenti sono Paesi Bassi, Regno Unito, Stati Uniti e Messico.
Per quanto riguarda i limoni, si prevede stabilità dopo la stagione delle piogge in aprile, poiché qualsiasi interruzione potrebbe avere un impatto sulla produzione di agosto-ottobre.
Le proiezioni indicano che entro il 2025 le esportazioni di mandarini, lime di Tahiti e arance continueranno a crescere, dando impulso all'intero settore agrumicolo peruviano.
fonte: agraria.pe
foto: web.splogistics.com