Volume export cipolle stagione 2021/22: +16,6%

Principale destinazione delle cipolle peruviane sono stati gli Stati Uniti, che hanno assorbito l'80-85% del volume totale spedito, mentre il resto è andato in Europa.

 

Secondo Miguel Ognio, direttore generale della società peruviana di esportazione Key Peru, nella stagione 2021/22 appena conclusa (iniziata a fine luglio e terminata a metà marzo), si sono esportate 182.000 tonnellate (7.000 container da 26 tonnellate ciascuno) di cipolle peruviane dolci o gialle. Si tratta di una crescita del 16,6% rispetto alle 156.000 tonnellate (6.000 container) esportate nella stagione 2020/21.

 

A detta del responsabile, il principale paese di destinazione delle cipolle peruviane sono stati gli USA, con l'80-85% del volume totale spedito, mentre il resto è stato inviato in Europa.

 

Nel corso della stagione appena conclusa — ha riferito Ognio — sono sorti problemi logistici per la ridotta frequenza delle compagnie di navigazione, per carenza di container e per la congestione dei porti di destinazione, con conseguente aumento dei costi di trasporto fino al 100%.

 

A causa di questi problemi, i tempi di transito si sono protratti fino a 100 giorni per arrivare a destinazione, specialmente sulla costa occidentale degli Stati Uniti, dove normalmente ce ne vogliono 24 (e 17 per la costa orientale USA). 

 

Ognio ha sottolineato che in Perù sono 3.500-4.000 gli ettari coltivati a cipolle dolci o gialle, e le principali regioni di produzione sono Ica (50% delle superfici totali) e Arequipa (20%). Altre regioni sono il nord di Lima e Olmos (Lambayeque).

 

Da fine luglio 2021 a metà marzo 2022, le esportazioni peruviane di cipolle dolci, o gialle, si sono attestate a 182.000 tonnellate.