Riprende export mele e frutta a nocciolo da Cile a Perù

La decisione è il risultato di diversi incontri tra il Servizio per l'Agricoltura e il Bestiame del Cile (SAG) e il Servizio Nazionale Sanitario Agrario del Perù (Senasa), oltre che della rapida adozione di misure concordate dagli esportatori, che hanno facilitato questo accordo bilaterale.

 

In precedenza, il Senasa aveva sospeso le importazioni dopo aver rilevato la presenza del parassita Cydia molesta, noto come "farfalla orientale". In risposta, il Cile ha attuato una serie di misure di prevenzione e controllo dettate dal SAG, efficacemente messe in atto dal comparto export sotto la rappresentanza di Frutas de Chile.

 

José Guajardo Reyes, direttore nazionale del SAG, ha dichiarato che il successo di questa riapertura è dovuto al rapido intervento della sua struttura e alla continua comunicazione con Senasa Perù. Ha inoltre sottolineato gli sforzi del settore privato per compiere i passi necessari a superare questo ostacolo.

 

Dal 18 maggio sono ripresi i processi di certificazione fitosanitaria per le specie in questione, a condizione che siano soddisfatti i requisiti sanitari stabiliti.

 

Miguel Canala-Echeverría, direttore generale di Frutas de Chile, ha precisato che la chiusura iniziale del mercato peruviano era dovuta a problemi di trasporto via terra dei frutti, risolti grazie alle misure attuate dal SAG. Queste misure garantiscono che tutta la frutta ispezionata venga spedita immediatamente, sottolineando che il 73,6% della frutta esportata in Perù viene inviata via terra.

 

 

Fonte: simfruit.cl