I coltivatori haitiani tengono duro con la papaya nonostante le perdite dovute ai parassiti
Una recente infestazione ha mostrato la vulnerabilità della coltura, sebbene agricoltori e consumatori concordino sul suo valore economico e culturale.
Nonostante le perdite causate da parassiti e malattie, gli agricoltori di diverse regioni di Haiti continuano a scommettere sulla coltivazione della papaya, un frutto ampiamente utilizzato nelle bevande e nei piatti locali. In un recente raccolto, un coltivatore ha riferito che un'infestazione ha ridotto la resa prevista da 22.800 a soli 3.800 dollari di vendite, a testimonianza della fragilità della coltura di fronte alle condizioni avverse.
Secondo la FAO, nel 2022 la produzione nazionale ha raggiunto appena 28.600 tonnellate, molto al di sotto di altre colture prioritarie come la manioca (650.000 tonnellate). La coltivazione della papaya richiede una cura tecnica specializzata, dall'uso di semi certificati alla costante gestione dei parassiti.
Nonostante ciò, la domanda locale rimane alta, soprattutto da parte di alberghi, bar e venditori ambulanti noti come madan sara
Diversi consumatori riconoscono il valore culturale del frutto ed esprimono interesse a partecipare alla sua produzione. Gli agricoltori locali sottolineano la necessità di investire maggiormente nella papaya haitiana e di promuoverne la coltivazione come alternativa redditizia con forti radici sociali.
fonte: haitiantimes.com
foto: fondationsolution.wordpress.com