Da oggi al 2070: ripensare il sistema alimentare dalle fondamenta
Randy Jagt, partner di Deloitte, in occasione della 28a conferenza IESE Food and Beverage tenutasi lo scorso 11 giugno a Barcellona, ha condiviso la sua visione globale su come ricostruire un sistema alimentare sostenibile.
Randy Jagt, partner e leader del settore alimentare di Deloitte Global, si è chiesto come sia possibile sfamare una popolazione globale di 1,6 miliardi di persone entro il 2070. Per nutrire questo aumento della popolazione sono necessari circa 1.300 miliardi di calorie in più. Nel frattempo si prevede che la produttività agricola si ridurrà del 6% a causa dei cambiamenti climatici. Solo il Canada e la Russia beneficeranno del cambiamento climatico con una produttività in crescita, mentre altre regioni iniziano già a vedere una riduzione della loro produzione agricola con gli attuali sistemi di coltivazione. "Le ondate di calore colpiranno regolarmente la Spagna settentrionale e la Francia meridionale entro il 2050", ha avvertito Randy. Gli eventi estremi legati al clima nell'UE hanno causato un valore cumulativo di oltre 650 miliardi di euro di perdite economiche di beni negli ultimi 50 anni.
Visione globale, azione locale
Nell'attuale contesto di mercato, le aziende devono affrontare molteplici sfide politiche, socioeconomiche, tecnologiche e legali. Complessivamente sono in atto quattro grandi cambiamenti: dall'attenzione alla regolamentazione e alla conformità, all'equilibrio tra la regolamentazione e l'idoneità alla crescita e alla competitività dell'UE; dal picco di interesse per l'innovazione al riposizionamento e alla scalabilità; dall'atteggiamento "aspetta e vedi" con il digitale all'accelerazione del digitale; dall'attenzione alla sostenibilità del nostro sistema alimentare alla resilienza e alla sicurezza alimentare. "Sì, abbiamo bisogno di regolamentazione, ma anche di rimanere competitivi", ha affermato Randy. Questa domanda è stata discussa in un panel precedente della conferenza, in relazione alla nuova legge spagnola sugli imballaggi e i residui. La Spagna è infatti il primo Paese europeo ad adottare tale normativa.
Passaggio da una catena del valore lineare a un ecosistema
Secondo la visione di Deloitte sul futuro sistema alimentare, durante la transizione è probabile che cambino diversi fattori: nuovi modi di guadagnare, nuovi tipi di concorrenza, nuove opportunità di partnership e consolidamento, nuovi tipi di rischio e applicazioni di dati. L'accelerazione dell'innovazione, della tecnologia e dei miglioramenti della produttività contribuirà a più del 50% delle soluzioni future per nutrire il mondo in modo sostenibile. Secondo le stime di Deloitte, la riduzione delle emissioni di gas rappresenterà il 21% dei miglioramenti complessivi, la protezione e il miglioramento del capitale naturale il 19%, il potenziamento della circolarità il 6%, la guida delle scelte dei consumatori e i cambiamenti nella dieta il 4%.
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